Aloe chinensis
Tra i vari tipi di aloe non poteva rimanere fuori l’aloe chinensis, simile alla specie barbadensis miller (o aloe vera) ma con delle sottili differenze. Questa pianta aloe ha infatti un prezzo leggermente più alto rispetto alle altre della sua specie tanto da essere considerata come una varietà più pregiata.

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Aloe chinensis provenienza
L’aloe chinensis, da molti considerata come una varietà più pregiata di aloe vera, è una pianta originaria dalla Cina e la sua diffusione è attribuita al naturalista e botanico Anderson, il quale la importò per la prima volta a Curaçao, isola caraibica di proprietà olandese.
Divenne poi una coltivazione molto diffusa nelle Isole Barbados per tutto il XIX secolo; da lì è stata successivamente esportata in tutti i paesi dei mondo come pianta ornamentale.
Aloe chinensis: come riconoscerla
Per riconoscere l’aloe chinensis dalle altre varietà di piante di aloe (ad esempio, l’aloe arborescens o l’aloe ferox) basta guardare le foglie. Queste sono, infatti, più sottili e ricoperte da macchioline bianche e da spine sulle zone laterali.
Le foglie dell’aloe chinsensis, che possono raggiungere anche i 20/ 30 centimetri di lunghezza, tendono inoltre ad essere strette e compatte mantenendo la forma della pianta aloe con l’apertura verso l’esterno.
Aloe chinensis proprietà
Come nelle altre piante succulente appartenenti a questa specie, anche l’aloe chinensis ha proprietà che possono essere usate a scopi fitoterapeutici. In particolare, questa varietà così pregiata di aloe ha il merito di:
- Rivitalizzare il midollo osseo;
- Stimolare la produzione di endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello, che fungono da neurotrasmettitori degli stimoli nervosi;
- Fungere da antidolorifico e antiossidante;
- Tonificare i capillari sanguigni;
- Lenire il prurito e altri disturbi della pelle.
Questi vantaggi dell’aloe chinensis sono da prendere in considerazione come le altre piante della stessa famiglia. Infatti questa specie, oltre a poter essere strofinata sulla cute in caso di ferite o irritazioni, è commestibile e può quindi essere ingerita.
In tal caso, bisogna aver cura di lavarla tenendola in ammollo per almeno 10 minuti e rimuoverne accuratamente le spine esterne utilizzando un coltello affilato.
Aloe chinensis: coltivazione in casa
Come tutte le altre varietà di aloe, anche l’aloe chinensis può essere coltivata tranquillamente anche a casa, sia in un ambiente aperto come un balcone o un giardino, oppure all’interno delle quattro pareti domestiche.
Coltivare l’aloe chinensis in casa significa prima di tutto avere a cuore queste piante, dal momento che hanno bisogno di cure continue: nulla di complicato, però, se vengono trattate nei modi giusti.
Aloe chinensis cura
La pianta di aloe chinensis come tutte le altre piante di aloe deve essere innaffiata in inverno ma poco o nulla in estate, quando invece deve rimanere asciutta. È, quindi, buona regola controllare con la mano lo stato di idratazione del terreno prima di irrigare.
Pur avendo bisogno di molto sole, la pianta sopravvive anche a temperature rigide, quindi può essere lasciata fuori anche durante il periodo invernale. Tuttavia, quando il termometro scende sotto gli 8/ 10 gradi e soprattutto quando c’è troppo vento, è preferibile coprire la pianta con un telo o spostarla in casa per evitare che lo sbalzo di temperatura faccia gelare le foglie.
La specie è relativamente resistente alla maggior parte dei parassiti, anche se non è escluso che possa essere attaccata da acari, cocciniglie e afidi.
Le sue foglie possono inoltre seccarsi, diradarsi e perdere il loro colore verde intenso fino ad assumere una colorazione gialla, bruna o rossastra a causa della troppa insolazione.
Come salvare una pianta di aloe chinensis che ha preso freddo
Il nemico assoluto di tutte le varietà di aloe esistenti è il clima rigido delle nostre latitudini. Trattandosi di specie vegetali di origine tropicale, capita a volte che una pianta di aloe chinensis coltivata fuori casa durante l’inverno prenda freddo. In questo caso, le foglie assumeranno una colorazione giallastra e inizieranno a ridursi di spessore e seccare.
Per prevenire che questo accada, bisogna quindi tenere la pianta di aloe:
- Dentro casa, meglio se sopra un tavolino vicino alla finestra, lontano da spifferi o correnti d’aria;
- In alternativa, all’aperto, coperta con un telo che le permetta comunque di prendere luce e aria.
Se, nonostante queste precauzioni, la vostra pianta dovesse lo stesso presentare i sintomi di una gelata, la cosa migliore da fare è quella di rimuovere le foglie morte con un coltello pulito, facendo attenzione a non danneggiare troppo il fusto.
Come riprodurre una pianta di aloe chinensis
Le piante di aloe comprese quelle di aloe chinensis si riproducono per talea. È possibile quindi ottenere nuove piantine di aloe impiantando delle foglie di un’altra pianta. Per evitare di danneggiare la pianta madre, vi consigliamo di utilizzare le foglie laterali, staccandole delicatamente utilizzando un coltello affilato.
Le foglie così estirpate possono quindi essere impiantate in acqua o direttamente nella terra con o senza radici, ma se volete essere sicuri che attecchiscano vi consigliamo di interrarle con tutte le radici (polloni). Per estirpare le radici senza il rischio di romperle utilizzate prima una paletta per rimuovere la terra dalla superficie, dopodiché procedete all’estrazione.
Il luogo più idoneo dove conservare le piantine di aloe chinensis dovrà essere sufficientemente luminoso da far avere alle piantine almeno 8 o 10 ore di luce al giorno, ma non in pieno sole. Se le conservate dentro casa, mettetele quindi vicino ad una finestra o alla porta di un balcone, preferibilmente in un’area della casa dove c’è poca ventilazione.
Per quanto riguarda il periodo migliore in cui effettuare l’impianto e i successivi travasi, questo è sicuramente la primavera, in cui il clima non è né troppo caldo né troppo freddo. Il terriccio dovrà essere mantenuto umido utilizzando un sottovaso per raccogliere l’acqua in eccesso.
Il fiore dell’aloe chinensis
Nel mondo delle aloe ci sono somiglianze e diversità che caratterizzano ed etichettano ogni pianta con un nome diverso. In questo caso il fiore dell’aloe chinensis somiglia molto all’aloe vera, dato che il fiore cresce fino a 30 centimetri di altezza con tubolari di colore arancione.
Queste infiorescenze, anche se molto apprezzate come bellezza ornamentale, devono però essere tagliate subito dopo la fioritura in modo da mantenere solo le foglie allo scopo di far loro raggiungere la maturità nel migliore dei modi.
Aloe chinensis prezzo
Il costo di una pianta di aloe chinensis, che abbiamo detto essere di solito più elevato di quello di altre varietà di questa pianta succulenta, dipende innanzitutto dal suo grado di maturità e dalle dimensioni.
Un esemplare di circa 15 cm può quindi avere un costo di circa 15-20€, mentre uno che superi i 30 cm di lunghezza può arrivare a costare anche più di 30-35€.
Aloe chinensis dove si compra
È possibile acquistare piante di aloe chinensis sia nei negozi tradizionali di piante ornamentali che su internet. Nel secondo caso, sarà opportuno non lasciarsi tentare da costi troppo vantaggiosi e scegliere solo siti affidabili e ottimamente referenziati.
Usi aloe chinensis
Come tutte le altre specie di aloe, anche la varietà chinensis può essere usata sia intera sotto forma di foglie da strofinare direttamente sulla pelle dopo aver rimosso accuratamente le spine oppure lavorata al fine di estrarne la polpa gelatinosa presente all’interno.
Dato che le foglie di aloe chinensis sono però molto più sottili, il gel che è possibile ottenere è però inferiore rispetto ad esempio all’aloe vera. Tuttavia, contiene lo stesso una grande quantità di vitamine e minerali quali magnesio, calcio e potassio che ne fanno un ottimo rimedio anche in caso di uso alimentare.
Aloe chinensis come estrarre la polpa
Per estrarre la polpa gelatinosa contenuta nelle foglie di aloe chinensis procediamo così:
- Con l’aiuto di un coltello ben affilato, spuntiamo le estremità delle foglie e rimuoviamo le spine presenti sui lati;
- Usiamo un pelapatate per rimuovere anche la pelle esterna che copre le foglie su entrambi i lati;
- Con un cucchiaio, estraiamo la polpa presente all’interno della foglia che ha una consistenza simile a quella di un gel:
La polpa così ottenuta può essere conservata in frigo per 10 giorni oppure in freezer dentro il contenitore dei cubetti per il per circa 10 mesi.
Aloe chinensis ricette
Le foglie di aloe chinensis o la polpa in esse contenuta possono essere usate per la preparazione di svariate ricette sia di tipo cosmetico che alimentare. Scopriamone insieme alcune.
Crema di aloe fatta in casa
Le foglie di aloe chinensis, in virtù delle loro proprietà curative e rigeneranti, possono essere usate fresche per lenire irritazioni, prurito e ferite sulla pelle. Sarà sufficiente rimuoverle dalla pianta e passarle sull’area interessata.
Tuttavia, se avete a disposizione un po’ più di tempo potete utilizzare le foglie di questa pianta per preparare una crema di aloe fatta in casa. Ecco quali sono gli ingredienti necessari:
- 2 cucchiai di gel di aloe ottenuto dalle foglie fresche;
- 1 cucchiaio di burro di karité (oppure la polpa di mezzo avocado);
- 10 gocce di olio di argan.
Per la preparazione procedete così:
- Sciogliete il burro di karité a bagnomaria in un contenitore di vetro;
- Una volta sciolto il burro di karité, aggiungete l’olio di argan e, quando il composto diventa tiepido, il gel di aloe;
- Mescolate il tutto con un cucchiaio di legno.
Questa crema può essere usata per idratare e ammorbidire la pelle, oppure come maschera o impacco rigenerante per capelli. Alcune donne la trovano ottima anche per appianare le prime rughe e i segni di espressione.
Succo di aloe da bere
Le foglie di aloe chinensis possono essere utilizzate anche per preparare dell’ottimo succo di aloe da bere, un prodotto che si trova già pronto in commercio, ma che può essere preparato anche a casa disponendo di piante di aloe abbastanza grandi. Ecco come fare:
- Estraiamo alcune foglie dalla nostra pianta di aloe matura e laviamole sotto l’acqua;
- Con l’aiuto di un coltello ben affilato, spuntiamo le estremità delle foglie e rimuoviamo la pelle e le spine presenti sui lati;
- Usiamo un pelapatate per rimuovere anche la pelle esterna che copre le foglie su entrambi i lati;
- Con un cucchiaio, estraiamo la polpa presente all’interno;
- Mettiamo subito la polpa nel frullatore per ottenere il nostro succo di aloe.
Questo preparato, oltre a contenere sostanze benefiche per l’organismo come vitamine, minerali e antiossidanti, possiede anche proprietà depurative e drenanti quindi è consigliato in combinazione a diete ipocaloriche e disintossicanti.