Aloe humilis

Gli agricoltori con gli anni, hanno sperimentato sempre di più i vari incroci tra i semi delle aloe tra cui l’aloe humilis, che viene usata come ibrido per creare l’aloe spinosissima, una delle succulente più particolari a livello estetico.

Questa pianta aloe è originaria del Sud Africa che non le permette di sopravvivere a temperature al di sotto dei 5 gradi, inoltre, deve ricevere l’illuminazione naturale per tutto il giorno, esponendola costantemente al sole.

Aloe-humilis
Una spinosa aloe humilis di Maja Dumat

Come curare l’aloe humilis

Curare l’aloe humilis nel migliore dei modi, non significa che non possa avere dei problemi, infatti ci possono essere dei periodi dell’anno che può soffrire di mancanze di nutrimenti.

Infatti come in tutte le piante, può esserci bisogno di aggiungere del concime liquido, che è un ottimo nutriente per lo sviluppo di questa pianta aloe.

Nelle stagioni invernali, l’aloe va in un periodo di riposo chiamato stato vegetativo, e in quella fase è importante che non abbia mancanze.

Proprio per questo il concime va dato, diluendo 20 ml circa di prodotto (accertarsi delle quantità con il foglio illustrativo) diluito in 3 litri acqua almeno ogni 20-30 giorni.

Coltivazione dell’aloe humilis

La coltivazione dell’aloe humilis, prevede una cura abbastanza semplice dal momento in cui basta che la pianta sia esposta il più possibile alla luce, magari tenendola anche su una finestra che punta a Sud-Est nei periodi invernali.

Essendo una pianta aloe molto diffusa per tutta l’Europa, si adatta a tutti i climi, anche a quelli invernali, quindi un altro motivo per dire che coltivare l’aloe è veramente facile.

Il fiore dell’aloe humilis

Il fiore dell’aloe humilis è rossiccio con un’estremità più chiara, innalzata da un fusto alto circa 25 centimetri. In grosso modo non ci sono molte differenze con le altre tipologie di aloe, infatti i fiori sono anch’essi arancioni come quelli della chinensis e barbadensis.

Fioritura dell’aloe humilis

La fioritura dell’aloe humilis avviene in vari periodi dell’anno, di solito nei periodi dove ci sono almeno dai 20 ai 25 gradi, proprio per le sue origini esotiche, tende a svegliarsi dal periodo di riposo invernale.

Nel periodo finale è consigliabile togliere quei fiori cresciuti dalla base della pianta aloe.