Aloe ramosissima
Una delle specie più difficili da trovare in natura e in commercio è l’Aloe ramosissima, che avendo un lento tasso di crescita, aumenta notevolmente i prezzi sul mercato.
La pianta aloe che più le somiglia è l’aloe dicotoma, con un aspetto decisamente antico e stressato, ma molto ricercata dai collezionisti d’aloe.
Questa specie si presenta come una pianta bassa per l’assenza del tronco, con foglie contenenti spine gialle formate a bulbo per il suo spessore.

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Produzione dell’aloe ramosissima
La produzione dell’aloe ramosissima avviene molto velocemente dai semi, infatti è preferibile iniziare nel periodo autunnale, in cui devono essere messi in una pentola d’acqua, prima di travasare il tutto.
Per chi è alle prime armi si consiglia di consultare un esperto di aloe per non rischiare di perderla nelle fasi iniziali, essendo le più importanti per il primo sviluppo della pianta.
Aloe ramosissima: idratazione nei vari periodi dell’anno
L’idratazione della pianta aloe ramosissima va tenuta sotto controllo nel periodo vegetativo (inverno), assicurandosi che la pianta sia asciutta, in modo da renderla più resistente al gelo ed evitando di avere particolari problemi, ovviamente è sempre consigliabile contattare il venditore e farsi dare ulteriori informazioni al riguardo.
Curare l’aloe ramosissima
La pianta aloe ramosissima va curata nel migliore dei modi, tenendola sempre sotto controllo nel caso si notano anomalie come:
- la caduta delle foglie
- segni di disidratazione
- perdita di colore delle foglie
- foglie pendenti
Per come succede nella maggior parte delle aloe, bisogna intervenire per non rischiare di perdere tutta la pianta, togliendo le foglie malate con un’attrezzatura disinfettata.